Uccise la mamma, il gip ammette l'incidente probatorio: perizia psichiatrica sul giovane


Il gip del tribunale di Lucca, dottor Simone Silvestri, ha ammesso l'incidente probatorio per Andriy Bokshan, attualmente detenuto in carcere a Lucca e accusato di aver ucciso la madre, Larysa  Smolyak colpendola con un posacenere alla testa e coltellate alla schiena e al collo, richiesto dai difensori, avvocati Fabrizio Miracolo e Roberto Cappa. La richiesta dei legali, accolta, è quella di accertare, tramite perizia psichiatrica, la capacità di intendere e volere dell'indagato al momento dell'omicidio, la sua pericolosità sociale e se possa, coscientemente, partecipare al processo

Il giovane, spiega il gip nella sua ordinanza di ammissione dell'incidente probatorio, fissato per il prossimo 10 giugno,  da quanto emerso dalle indagini, si era rivolto al medico curante pochi giorni prima del fatto lamentando attacchi dì ansia. Era conosciuto dai vicini come un soggetto taciturno e introverso, Nel corso della perquisizione è stata rinvenuta una confezione di Laroxyl gocce, farmaco antipsicotico.

Il perito nominato è  la dott.ssa Antonella Armani (medico psichiatra)

Il fatto di sangue avvenne il 4  marzo scorso, nel pomeriggio, in centro a Camaiore. Una  tragedia familiare. Il giovane, 29 anni, al culmine di un litigio, aveva ucciso la propria madre, una donna ucraina quarantanovenne, poi aveva chiamato il 112 confessando l’omicidio. I Militari dell’Arma, che lo avevano intrattenuto al telefono, cercando di calmarlo, avevano inviato sul posto una pattuglia e poi lo avevano ammanettato. “Venite, ho ucciso mia madre”, le sue parole al telefono con i Carabinieri, poi aveva atteso la pattuglia sulla porta di casa e si era fatto arrestare.

Madre e figlio abitavano in un appartamento di una quarantina di metri quadri. Nella cucina i carabinieri avevano raccolto e sequestrato un posacenere con cui all’inizio dell’aggressione il giovane aveva colpito la donna per poi proseguire accoltellandola.


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